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Contribuisci alla traduzione!

La conoscenza fa parte del patrimonio umano e deve essere a disposizione di tutti!
Per far si che questo accada bisogna, ovviamente, metterla a disposizione! Diamoci da fare!

Perchè

"Wireless Networking in the Developing World" è un ottimo (a mio avviso) libro che tenta di fornire tutte le conoscenze e risorse necessarie alla creazione di reti mesh basate su tecnologia wireless di basso costo e facile reperibilità. Partendo dalla fisica delle onde radio, fino alla costruzione di antenne direzionali e ad alto guadagno, passando per routing e protocolli, il libro esplora moltissime problematiche della trasmissione dati via radio. Pur ponendo l'accento sui vantaggi che le tecnologie di rete wireless possono rappresentare per i paesi in via di sviluppo, dove le infrastrutture sono pressochè inesistenti, il contenuto del libro è un punto di partenza notevole per chiunque voglia cimentarsi nella costruzione di reti wireless metropolitane (MANET), come, ad esempio, chi vuole entrare a far parte della rete ninux (come me). Come tutti gli "smanettoni" informatici non ho grossi problemi a leggere documentazione in inglese ed è appunto per questo che ho deciso di iniziare a tradurre il libro per dare la stessa possibilità a chi non "mastica" questa lingua o, meglio ancora, rifiuta l'imposizione di questa lingua come standard per la documentazione tecnica in particolare informatica.

Come

I maggiori problemi che si incontrano nelle traduzioni sono riferibili alla diversa natura della lingua stessa. Tradurre quindi non significa solo tradurre le singole parole ma anche aggiustare, modificare le frasi in un qualcosa che abbia senso anche nella lingua in cui si vuol tradurre. Ad un livello superiore sarebbe necessario anche rivedere i contributi delle singole frasi all'interno del discorso. Dalla mia (piccola) esperienza ho imparato che, ad esempio, gli americani tendono a scrivere in modo molto "ridondante", costruendo il discorso con una serie di piccole frasi che, grossomodo, dicono tutte la stessa cosa in salse diverse; una sorta di pennellate sfocate che sommandosi vanno alla fine a definire i contorni dell'argomento trattato. In questi casi il semplice tradurre metterebbe solo più in evidenza la "ridondanza" di parole. Per fortuna non è (tranne pochi passi) il caso di questo libro, probabilmente perchè la sua stesura è frutto del lavoro di un team internazionale e questo, oltre che elevare la bontà del libro stesso, ci è di grosso aiuto perchè riduce fortemente la difficoltà di traduzione.

Un'altra questione da affrontare soprattutto in questo tipo di testo è il "quanto" tradurre. Molti termini infatti sono diventati di uso comune nella loro lingua d'origine ed è per questo, ad esempio, che espressioni come "networking" risultano più comprensibili nella lingua originale che tradotti.

Un'ultima nota sulla persona in cui tradurre. In inglese, "you" significa sia "tu" che "voi" e questo ci fa capire quanto questa lingua possa essere precisa. Prima di tradurre è quindi necessario decidere se far impersonare i vari "you" che si incontrano in un "tu" (che a me da un pà l'idea di relegare il lettore al ruolo dello "sfigato" che ha ancora tutto da apprendere dal testo) oppure in un "voi" (che invece mi da l'impressione dell'autore che si eleva ad oracolo e parla alle masse incolte). E' per questo (permettetemelo :o) che, forse per la mia natura diciamo "collaborativa", che ho deciso di usare il "noi" per la traduzione di questo libro. Spero non me ne vogliano gli autori (soprattutto per l'idea che ho di loro dato che non deciderei di tradurre qualcosa di cui non ho grossa stima) ma credo che abbiamo tutti da apprendere e per questo, anche se lo scritto non è il mio, mi piace l'idea di sentirmi così accomunato al lettore, dato che entrambi, in fondo, siamo spinti dala medesima sete di conoscenza. Quindi "noi vediamo", "noi notiamo", "calcoliamo", "facciamo" ecc.. è la persona utilizzata nella traduzione che ho fatto dei primi due capitoli, spero sarete d'accordo questa mia scelta nell'aiutarmi a tradurre il resto.

Chiedo scusa per questa lunga parentesi, ma credo sia necessario a chi voglia darmi una mano nella traduzione avere presenti quali sono le linee guida e le difficoltà che si possono incontrare. Ovviamente invito tutti quelli che (spero tanti) contribuiranno alla traduzione ad arricchire questa pagina con le loro riflessioni e "trucchi" vari in modo da condividere tutti le stesse conoscenze.

Sto seguendo una traduzione in tre passi. Nel primo passaggio traduco semplicemente (e anche un pò "al volo") le frasi nell'equivalente italiano, cercando di "arrotondare" un pò i termini per non scadere in un italiano pedestre. E' questo il passaggio che porta lo status di un capitolo da "da tradurre" in "correzione". Alla fine di questo passaggio si ha quindi un testo che bene o male fila (specialmente a livello di frasi) e che ha qualche punto oscuro racchiuso tra /!\ . E' il caso di termini che al momento non so come tradurre (aiuto!) o di frasi che non ho capito abbastanza da poter reinterpretare, ma anche di espressioni che, diciamo, non mi piacciono abbastanza e richiedono sicuramente una ricontrollata. Il secondo passo è completare il testo trovando le giuste versioni per queste parole o frasi rimaste incompiute e poter passare alla fase di revisione. La revisione la intendo come il passaggio con cui si rilegge il testo e, con qualche intervento, si cerca di amalgamare le frasi tradotte singolarmente in un discorso più omogeneo. Spero vivamente di arrivare a questa fase :o)

Buon lavoro a tutti!!! BlaXwan 18/06/06

Da fare

Stato del progetto al 20 dicembre 2006:

Stato del progetto al 18 giugno 2006:

Contributi

Pregherei chiunque voglia darci una mano in quest'impresa di iscriversi alla m-list wndw@ninux.org e di riportare in questa sezione gli interventi effettuati, in modo che si possa tenerne traccia ed aggiornare di conseguenza la lista delle cose da fare. GRAZIE!!!



l'ultima modifica è del 2008-03-18 17:27:58, fatta da localhost