4767
Commento: Aggiunto link wikipedia "normativa europea"
|
5582
|
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
Linea 3: | Linea 3: |
Il [[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/03259dl2.htm|Codice delle comunicazioni elettroniche]] art. 105 regolamenta il libero uso degli apparecchi che impiegano frequenze di tipo collettivo, senza alcuna protezione, per collegamenti a brevissima distanza con apparati a corto raggio, compresi quelli rispondenti alla raccomandazione CEPT/ERC/REC 70-03. | L'italia è stato probabilmente il paese Europeo con le leggi più ambigue in materia di Wi-Fi. |
Linea 5: | Linea 5: |
Volendo quindi stabilire collegamenti al di fuori del proprio fondo, anche se utilizziamo apparecchiature a norma CE ed a bassa emissione, ricadiamo nel art. 104 al comma 1 lettera c) punto 3 | Fortunatamente il trend è cambiato! |
Linea 7: | Linea 7: |
"Senza alcuna protezione, mediante dispositivi rispondenti alla raccomandazione della Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni (CEPT) CEPT/ERC/REC 70-03, relativi all'installazione od esercizio di reti locali radiolan o hiperlan al di fuori del proprio fondo, ovvero reti hiperlan operanti necessariamente in ambienti chiusi o con vincoli specifici derivanti dalle prescrizioni del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze." | Così come in tutto il resto dell'Europa, i collegamenti radio tra privati sulle frequenze collettive (2.4 GHz, 5 GHz, 17 GHz) sono stati liberalizzati dal nuovo codice delle comunicazioni elettroniche entrato in vigore il 6 giugno 2012, così come recita il sito dell'[[http://www.comunicazioniliguria.it/wifi.htm|ispettorato delle comunicazioni della Liguria]]: |
Linea 9: | Linea 9: |
Si dovrà quindi chiedere formale Autorizzazione compilando una domanda conforme all' [[attachment:allegato_19.pdf]] e spedendola all' [[http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&viewType=0&id=1000763&idarea1=584&idarea2=0&idarea3=0&idarea4=0&andor=AND§ionid=1,24&andorcat=AND&partebassaType=0&idareaCalendario1=0&MvediT=1&showMenu=1&showCat=1&idmenu=1934&directionidUser=0|Ispettorato Territoriale di competenza]]. | '''“Uso privato: non è prevista alcuna autorizzazione. Le apparecchiature sono comprese in quelle previste di libero uso ai sensi dell’art. 105, comma 1, lettera b del D.Lgs. 259/2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche), così come modificato dall'art. 70 del D.Lgs. 70/2012.”''' |
Linea 11: | Linea 11: |
Non sono previsti canoni da versare. | Anche condividere la propria connessione WI-FI liberamente non è più illegale da quando il decreto Pisanu, che imponeva pesanti restrizioni e condizioni all'accesso ad internet, [[http://www.wispot.it/blog/modificato-decreto-pisanu-cosa-cambia-hotspot-wifi/|non è stato prorogato]]. |
Linea 13: | Linea 13: |
Chiaramente la massima potenza EIRP deve essere quella di uno Short Range Device di utilizzo non specifico (ossia di 25mW, pari a circa 14dBm) che, grazie alle caratteristiche degli apparati Wi-LAN, significherebbe fare massimo 1-2Km, ma non è così, sfruttando l'alta quota delle montagne e le antenne ad alto guadagno e maggiori potenze di strada se ne fa molta di più! | == Fare collegamenti radio su suolo pubblico è legale? == |
Linea 15: | Linea 15: |
Quindi per chi ha bisogno di velocità (fino a 60Mbs!!!), per chi NON vuole problemi burocratici e soprattutto per chi non vuole pagare canoni, la soluzione Wi-LAN a 5.8GHz è l'ideale. | La pagina dedicata al wifi dell'[[http://www.comunicazioniliguria.it/wifi.htm|ispettorato delle comunicazioni della liguria]] (segui il link per leggerla), pur avendo un'aspetto poco professionale, contiene un riassunto ben fatto dell'attuale situazione normativa che indica esplicitamente quali sono le frequenze liberamente utilizzaibili ed i limiti di potenza a cui attenersi. |
Linea 17: | Linea 17: |
Ma attenzione non bisogna superar e la potenza di 25 mW, pari a 14 dBm e di conseguenza le antenne usate non possono essere ad alto guadagno altrimenti si esce da quanto prevede la normativa e si devono pagare i canoni! | In ninux le frequenze principalmente utilizzate sono 2.4 GHz (per gli [[http://it.wikipedia.org/wiki/Hotspot_(WLAN)|hotspot]] e per le [[http://wiki.ninux.org/ReteMesh|reti mesh]]) e 5.4-5.7 GHz (per i collegamenti punto punto a lunga distanza). |
Linea 19: | Linea 19: |
Fonte: http://www.radiogiornale.org/171to180/178.htm | Alternativamente, se volete avere più informazioni potete consultare il testo completo del '''[[attachment:codice-comunicazioni-elettroniche-2012.pdf|Codice delle Comunicazioni Elettroniche]]''' consolidato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 6 giugno 2012. |
Linea 21: | Linea 21: |
Per uso esterno pero' la normativa europea dice che gli apparati a 5Ghz devono avere un sistema per non interferire con i radar. In particolare, in outdoor, non si puo' usare l'adhoc mode perchè ci deve sempre essere un dispositivo master che effettua delle rilevazioni e implementa il power control e il cambiamento di canale all'occorrenza. Riferimento: http://www.erodocdb.dk/Docs/doc98/official/pdf/REC7003E.PDF |
== Condividere la propria connessione ad Internet è legale? == |
Linea 24: | Linea 23: |
Da quando il '''[[http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Pisanu#Il_decreto_Pisanu_antiterrorismo|decreto Pisanu Anti Terrorismo]]''' non è stato prorogato condividere la propria connessione liberamente (ovvero senza verificare l'identità di chi la usa e tenere i log completi) attraverso un access point aperto (ovvero senza password) non è più illegale. | |
Linea 25: | Linea 25: |
Se non sapete cosa era il decreto Pisanu potete consultare la relativa [[http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Pisanu#Il_decreto_Pisanu_antiterrorismo|sezione dedicata su Wikipedia]]. | |
Linea 26: | Linea 27: |
== Links: Raccolta di leggi e articoli che riguardano il wireless. == | Ci sono altri problemi legali che potrebbero verificarsi, anche se l'eventualità che si verifichino è davvero remota, pensate solo che ai ragazzi di Ninux in più di 10 anni non è mai capitato. Analizziamo quindi questi possibili problemi e le relative soluzioni: |
Linea 28: | Linea 29: |
Normativa Europea - Fonte wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/HIPERLAN#Normative |
1. '''EULA''': I grandi operatori di TLC spesso fanno dei contratti in cui si vieta espressamente di condividere la connessione con il proprio vicinato, pena la recisione del contratto; 2. '''Responsabilità dell'titolare dell'ADSL''': Essendo l'[[http://it.wikipedia.org/wiki/Indirizzo_IP|indirizzo ip]] utilizzato dagli utenti dell'[[http://it.wikipedia.org/wiki/Hotspot_(WLAN)|hotspot]] registrato a nome del titolare del contratto con la compagnia telefonica, nell'eventualità che qualcuno commetta un atto illecito attraverso tale condizione e che questo atto sia grave a tal punto da essere denunciato alle autorità competenti, le autorità andranno a bussare alla porta del titolare |
Linea 31: | Linea 32: |
D.Lgs. 259/03 (codice delle telecomunicazioni - inerentemente all'autorizzazione da richiedere per gli esercizi cui ci riferiamo) http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/03259dl.htm |
L'eventualità che il caso numero 1 si verifichi è davvero remota, dato che l'unica misura che l'operatore potrebbe adottare è recidere il contratto, cosa che ovviamente va contro i suoi stessi interessi economici. Inoltre molti altri operatori, specialmente i piccoli operatori locali, non inseriscono questa clausola nei contratti, quindi anche nel caso questa eventualità si verifichi si può sempre andare "dalla concorrenza" :-) . |
Linea 35: | Linea 34: |
Legge 155 del 31 luglio 2005 ( ex D.L. 27 luglio 2005 nr.144 convertito in legge - conosciuto come Decreto Pisanu) http://www.parlamento.it/leggi/05155l.htm |
Anche l'eventualità che il caso numero 2 si verifichi è remota, inoltre '''se in tutti paesi europei è disponibile il wifi aperto e senza bisogno di autenticazione nelle principali piazze delle grandi città, perchè qui in Italia ci dobbiamo fare tutti questi problemi?''' |
Linea 39: | Linea 36: |
Decreto Interministeriale (MinInterno) di attuazione del 16 agosto 2005 http://www.privacy.it/dm20050816.html |
Nel caso il problema numero 2 si verifichi il titolare dovrà semplicemente spiegare e dimostrare che condivide gratuitamente ed in modo volontario la propria connessione ad internet attraverso il suo router wifi. |
Linea 42: | Linea 38: |
Circolare MinInterno nr.557/2005 del 29 agosto 2005. http://www.interlex.it/testi/c_int_05_557.htm |
Tuttavia, un modo per tutelarsi ulteriormente c'è, ed è quello di fare in modo che tutto il traffico generato dall'[[http://it.wikipedia.org/wiki/Hotspot_(WLAN)|hotspot]] venga instradato sulla rete [[https://www.torproject.org/|TOR]]. Se siete generosi e volete condividere la vostra connessione ma siete ansiosi e le vostre paure vi bloccano potete utilizzare questa soluzione tecnica. Per maggiori informazioni su questo argomento contattaci su una delle nostre [[http://wiki.ninux.org/MailingLists|mailing list]]. |
Linea 45: | Linea 40: |
Decreto Legge 248/2007 del 31 dicembre 2007 http://www.camera.it/parlam/leggi/decreti/07248d.htm |
== Casi di battaglie legali wireless nel mondo == |
Linea 48: | Linea 42: |
Ecco una lista degli articoli che descrivono casi di battaglie legali relazionati col wireless: | |
Linea 49: | Linea 44: |
* [[http://www.comunicazioni.it/it/index.php?IdPag=725|Codice delle Comunicazioni Elettroniche]] * http://www.lastknight.com/articoli/wireless-lan-la-guida-definitiva-alla-normativa/ * http://www.antidigitaldivide.org/index.php?module=cmpro&func=viewpage&pageid=78 * http://www.interlex.it/tlc/indice.htm * http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32002L0020:IT:HTML (molto importante!!! ) * http://equars.com/wireless_normativa.html (riassunto leggi inerenti wireless) Spediti in mailing list il 12 gennaio 2008 * http://www.comunicazioni.it/binary/min_comunicazioni/cittadini/codice_comunicazioni.pdf [[attachment:codice_comunicazioni_downloaded_12_gen_08.pdf]] * http://www.comunicazioni.it/binary/min_comunicazioni/cittadini/DM_2003_05_28.pdf [[attachment:DM_2003_05_28.pdf]] Spedito in mailing list Febbraio 2008 * http://www.comunicazioni.it/come/autorizzazioni_licenze/ == Riassunti == * http://darkman.it/docs/sintesi-delle-normative-wireless-in-italia/ * http://www.slideshare.net/pierluigiperri/legge-pisanu-cosa-decade-e-cosa-resta-in-vigore |
* [[http://punto-informatico.it/3606621/PI/News/usa-liberta-wifi.aspx|USA, libertà di WiFi]]: ''L'abbonato non è tenuto a proteggere la propria connessione wireless: la legge non stabilisce che debba collaborare con i detentori dei diritti nella prevenzione delle violazioni del copyright'' |
Normativa Italiana
L'italia è stato probabilmente il paese Europeo con le leggi più ambigue in materia di Wi-Fi.
Fortunatamente il trend è cambiato!
Così come in tutto il resto dell'Europa, i collegamenti radio tra privati sulle frequenze collettive (2.4 GHz, 5 GHz, 17 GHz) sono stati liberalizzati dal nuovo codice delle comunicazioni elettroniche entrato in vigore il 6 giugno 2012, così come recita il sito dell'ispettorato delle comunicazioni della Liguria:
“Uso privato: non è prevista alcuna autorizzazione. Le apparecchiature sono comprese in quelle previste di libero uso ai sensi dell’art. 105, comma 1, lettera b del D.Lgs. 259/2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche), così come modificato dall'art. 70 del D.Lgs. 70/2012.”
Anche condividere la propria connessione WI-FI liberamente non è più illegale da quando il decreto Pisanu, che imponeva pesanti restrizioni e condizioni all'accesso ad internet, non è stato prorogato.
Fare collegamenti radio su suolo pubblico è legale?
La pagina dedicata al wifi dell'ispettorato delle comunicazioni della liguria (segui il link per leggerla), pur avendo un'aspetto poco professionale, contiene un riassunto ben fatto dell'attuale situazione normativa che indica esplicitamente quali sono le frequenze liberamente utilizzaibili ed i limiti di potenza a cui attenersi.
In ninux le frequenze principalmente utilizzate sono 2.4 GHz (per gli hotspot e per le reti mesh) e 5.4-5.7 GHz (per i collegamenti punto punto a lunga distanza).
Alternativamente, se volete avere più informazioni potete consultare il testo completo del Codice delle Comunicazioni Elettroniche consolidato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 6 giugno 2012.
Condividere la propria connessione ad Internet è legale?
Da quando il decreto Pisanu Anti Terrorismo non è stato prorogato condividere la propria connessione liberamente (ovvero senza verificare l'identità di chi la usa e tenere i log completi) attraverso un access point aperto (ovvero senza password) non è più illegale.
Se non sapete cosa era il decreto Pisanu potete consultare la relativa sezione dedicata su Wikipedia.
Ci sono altri problemi legali che potrebbero verificarsi, anche se l'eventualità che si verifichino è davvero remota, pensate solo che ai ragazzi di Ninux in più di 10 anni non è mai capitato. Analizziamo quindi questi possibili problemi e le relative soluzioni:
EULA: I grandi operatori di TLC spesso fanno dei contratti in cui si vieta espressamente di condividere la connessione con il proprio vicinato, pena la recisione del contratto;
Responsabilità dell'titolare dell'ADSL: Essendo l'indirizzo ip utilizzato dagli utenti dell'hotspot registrato a nome del titolare del contratto con la compagnia telefonica, nell'eventualità che qualcuno commetta un atto illecito attraverso tale condizione e che questo atto sia grave a tal punto da essere denunciato alle autorità competenti, le autorità andranno a bussare alla porta del titolare
L'eventualità che il caso numero 1 si verifichi è davvero remota, dato che l'unica misura che l'operatore potrebbe adottare è recidere il contratto, cosa che ovviamente va contro i suoi stessi interessi economici. Inoltre molti altri operatori, specialmente i piccoli operatori locali, non inseriscono questa clausola nei contratti, quindi anche nel caso questa eventualità si verifichi si può sempre andare "dalla concorrenza" .
Anche l'eventualità che il caso numero 2 si verifichi è remota, inoltre se in tutti paesi europei è disponibile il wifi aperto e senza bisogno di autenticazione nelle principali piazze delle grandi città, perchè qui in Italia ci dobbiamo fare tutti questi problemi?
Nel caso il problema numero 2 si verifichi il titolare dovrà semplicemente spiegare e dimostrare che condivide gratuitamente ed in modo volontario la propria connessione ad internet attraverso il suo router wifi.
Tuttavia, un modo per tutelarsi ulteriormente c'è, ed è quello di fare in modo che tutto il traffico generato dall'hotspot venga instradato sulla rete TOR. Se siete generosi e volete condividere la vostra connessione ma siete ansiosi e le vostre paure vi bloccano potete utilizzare questa soluzione tecnica. Per maggiori informazioni su questo argomento contattaci su una delle nostre mailing list.
Casi di battaglie legali wireless nel mondo
Ecco una lista degli articoli che descrivono casi di battaglie legali relazionati col wireless:
USA, libertà di WiFi: L'abbonato non è tenuto a proteggere la propria connessione wireless: la legge non stabilisce che debba collaborare con i detentori dei diritti nella prevenzione delle violazioni del copyright